mercoledì 19 gennaio 2011

NELLY







Nelly è…anzi era una cagnolina dolcissima, non particolarmente bella, ma ai miei occhi meravigliosa. Tre mesi fa Nelly fu portata al canile piuttosto malconcia investita da un’auto. 

Prontamente fu visitata dal  veterinario, le condizioni di Nelly erano gravi, durante la radiografia appurammo inoltre vecchie lesioni rimarginate malamente procurate probabilmente da sevizie. Le fu amputata la zampetta, aveva una paura folle dell’uomo, guaiva ogni volta qualcuno le si avvicinava e cosa peggiore rifiutava il cibo.

La convalescenza fu lenta e difficile, ma giorno per giorno acquisiva fiducia in noi, nei suoi languidi occhioni non si leggeva più l’orrore e la tristezza e questo per noi volontarie, era una gioia continua. Dopo due mesi, Nelly trotterellava zoppicando sempre scodinzolante, era diventata la mascotte del rifugio, incredibilmente aiutava i nuovi cani arrivati ad ambientarsi.

Anche il veterinario, molto scettico all’inizio sull’esito della guarigione, rimase sorpreso per la grande voglia di vivere della cagnolina. Finchè una brutta infezione polmonare non la portò di nuovo a stare malissimo, ci prodigammo tutti, giorno e notte per salvarla, ma stamattina la nostra dolcissima Nelly ci ha lasciato, non prima però di aver mosso per un’ultima volta la coda per salutarci, per  rincuorarci, perché lei sapeva che sarebbe andata in un posto bellissimo.

Non mostrerò le foto di Nelly perché se nella sua breve vita, nessuno ha avuto dignità per lei, da morta voglio rendergliela io.

La storia di Nelly purtroppo è simile a tante altre, troppe persone cattive, troppa indifferenza, troppo di tutto….. Non abbandonate mai gli animali perché l’amore che possono darvi è un tesoro immenso.

Lascereste mai vostro figlio sul bordo di una strada perché fa i capricci?

E tu che hai lasciato o stai per abbandonare il tuo amico, guardati allo specchio e se riesci a sostenere il tuo sguardo, puoi dirti da solo urlando:  
 
“SONO UN BASTARDO!!!
 
 
Ciao Nelly sarai sempre nei nostri cuori.


Silvia_60


1 commento:

  1. Leggendo la storia di Nelly non ho saputo resistere ai ricordi che tornavano prepotentemente con il loro carico di nostalgia,pensavo alla mia Meghy e mi sembra di vederla ancora il giorno che mio figlio la porto a casa dopo averla trovata nella prossimita del classico cassonetto delle immondizie,era un contenitore di pulci e sapeva un odore terribile,ricordo che mia moglie la Renata non voleva assolutamente prendere in considerazionel'idea di addottare questa cagnolina facendo un sacco di obiezioni,per farla breve alla fine la cagnolina e divento l'ultima figlia della Renata ,rimase in casa nostra per nove anni finche un brutto giorno al ritorno dalla nostra solita passegiata si manifesto improvvisamente la malattia che ce la porto via,mori una mattina alle otto fra le mie braccia mentre stavo portandola dal veterinario per l'ennesima trasfusione di sangue,sembrava che avesse atteso che tutta la famiglia fosse sveglia per salutarla e portare nel suo paradiso il nostro ricordo,e noi oggi a distanza di tempo guardando le sue fotografie ancora pur cercando di nasconderle per una sorta di pudore qualche lacrima ci bagna le guance,ora a distanza di tempo abbiamo addottato una cagnolina abbandonata con i suoi fratellini in un campo lei non è qua in casa nostra per sostituire nel nostro cuore la Meghy ma ci aiuta a rendere meno vuoto quella parte di cuore occupato dalla Meghy,lei come i suoi fratellini è una bastarda ma l'amore che mi dara è puro come i sentimenti di un banbino,e alla fine della storia l'unico vero bastardo nel significato più negativo che il termine possa dare è chi ha avuto il coraggio di abbandonarli,non credo ci sia un paradiso anche per questo genere di bastardi ma se ci fosse io vorrei essere la ad accoglierli per far diventare il loro paradiso un inferno,comunque mi conforta sapere che i bastardi sono sempre meno anche sepur sempre pochi e molti sono coloro che vedono questi acagnolini come i loro ultimi ma non ultimi figli.Bruno

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